Lo mando alla Folkuniversitet, alla SV (dove ora insegno), all'ABF. Insomma lo invio a tutte le tre scuole di lingua per adulti più importanti di Stoccolma. Inizio ad inviare le mie domande di assunzione verso maggio/giugno e per un paio di mesi risposte zero! Solo una scuola mi risponde dicendomi che avrebbero tenuto il mio
Per farla breve il tipo che insegnava prima di me da un momento all'altro ha deciso di mollare tutto e partire per l'Inghilterra... insomma, visto il mio CV, se lo volevo quel posto da insegnante di italiano era mio!
Lo stipendio in queste scuole non è male, si inizia con 150 SEK all'ora (un'ora di 45 minuti), poi se diventi bravino, dopo un paio di trimestri te la portano a 175 SEK. So di colleghi che prendono fino a 200 SEK l'ora. Il problema non è quanto ti pagano, ma quanto lavori. Infatti le ore che si fanno per l'insegnamento dell'italiano raramente vanno oltre le 6/8 a settimana per, al massimo, sei mesi l'anno. Un altro problema è che le scuole, in genere, pagano alla fine del trimestre, non mensilmente.
Riassumendo la mia esperienza (in itinere tra l'altro) insegnare italiano a Stoccolma è:
1) divertente,
2) stimolante,
3) assolutamente inadeguato per sostenere delle spese della vita di tutti i giorni,
4) molto faticoso
Per quanto riguarda l'ultimo punto, sappiate che quei soldi ve li guadagnate tutti.... anzi la sensazione è che non siano sufficienti per l'effettiva mole di lavoro che implica l'insegnamento.
Non si tratta di andare lì e fargli fare gli esercizietti stupidi di grammatica! Gli svedesi sono un popolo colto e sostanzialmente bilingue, dunque aggiornato sulle tecniche di insegnamento. Quindi ogni lezione va ben preparata, nulla va lasciato al caso e bisogna essere bravi (ma questa è un talento individuale) a creare nell'aula quel giusto clima in equilibrio tra allegria e serietà.
Però la soddisfazione di leggere email scritte in italiano corretto dai miei studenti è unica. E solo chi fa questo lavoro può capirmi!
IV