Nell'ambito della rassegna Settimana della lingua italiana nel mondo giunta al suo sedicesimo anno ho incontrato lo scrittore, ricercatore e giornalista Antonio Scurati. Antonio Scurati nasce nel 1969 a Napoli ma quasi subito si trasferisce a Venezia e poi a Milano dove vive e lavora. Scurati ha scritto numerosi saggi tra i quali ricordiamo [continua dopo l'immagine]
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Marco Missiroli è nato nel 1981 a Rimini e da molti anni vive a Milano dove ha pubblicato numerosi libri tutti premiati con premi prestigiosi dal Campiello, al Comisso, dal Premio Bergamo al Tardelli.
Dalla sua parte anche il favore di critici e pubblico. Ho incontrato Marco Missiroli per un’intervista [il post prosegue dopo la foto] Simone, tu sei il nuovo presidente della Casa degli italiani di Göteborg. Il più numeroso tra i club che fanno parte della FAIS. Tu succedi ad una direzione, quella dei coniugi Barberis, che per decenni si è preso cura del club. Senti il peso delle responsabilità? Intendi proporre cose nuove per attivare i soci del club e magari
Giovanni Montanaro è un giovane scrittore italiano. Di recente il suo ultimo libro Tutti i colori del mondo è stato pubblicato da Bonnier (Världens alla färger) riscuotendo favore sia di pubblico che di critica. Io ho incontrato Montanaro presso l'istituto italiano di cultura a Stoccolma, un vero gioiello di architettura per chi non l'avesse
Dopo Sergio Scapin, in pensione dallo scorso aprile, l’Istituto Italiano di Cultura ha una nuova direttrice. Dopo Lucia Pallavicini sono stati necessari 33 anni per averne una nuova: Virginia Piombo già direttrice in Croazia.
Dopo Lucia Pallavicini lei è la prima donna ad essere stata scelta come direttore di questo prestigioso istituto di cultura. In che misura sente la responsabilità di questo compito? Non so se sento una responsabilità maggiore in quanto donna; certamente di essere nominata qui a Stoccolma dopo una figura mitica come Lucia Pallavicini mi onora ma mi dà anche una spinta in avanti. Non so se sento la responsabilità in quanto donna, perché già sento grandissima la responsabilità di essere qui. Questo istituto, unico nel panorama degli Istituti di Cultura nel mondo- per storia, dimensioni e prestigio - da sempre sviluppa una proficua collaborazione con la Svezia e gli svedesi, ripeto, è già di per sé onore ed onere per me, a prescindere dal fatto che sono una donna. Non perché non abbia una ottica “femminista”, anzi. Per formazione e idee non mi pare un particolare secondario essere donna e non credo che tutto possa ridursi ad un problema di pari opportunità, dove certamente la Svezia ha raggiunto risultati molto più importanti dell’Italia.
Famiglie gay riconosciute in Svezia, contro l'ordine pubblico a Roma. La storia di Savina e Lo12/5/2014
Dobbiamo dire grazie al premio Nobel. Davvero. Non tanto perché i premi assegnati siano sempre meritati (Dario Fo, Pamuk, e tanti altri testimoniano il contrario) quanto perché anche con il semplice meccanismo delle candidature si ha l’opportunità di conoscere autori e autrici preziosi. Come in questo caso. Dante Maffia è una splendida sorpresa. Maffia è senz'altro un uomo raffinato per i luoghi letterari che decide di percorrere, ma è anche popolare (nel senso più alto del termine) per la voluta semplicità del lessico, per il vissuto personale. Da giovane è stato un bohémien, un immigrato. Un figlio della immensa cultura contadina che approda in una Roma che era (ed è) metropoli in fermento. Ma è anche un intellettuale europeo, davvero notevole, ad esempio la sua conoscenza di autori e autrici svedesi. Mauro Luppichini dice di essere sempre stato un italiano anomalo. Ha avuto una vita piena di viaggi e avventure e ha vissuto in Svezia quasi 50 anni. Dall’87 ha vissuto e lavorato a Uppsala. Ma Mauro si è soprattutto dedicato al vero lavoro: scrivere. Quando sei arrivato in Svezia? Dopo un periodo di oltre due anni a Tankerton, Inghilterra, sono arrivato in Svezia (la prima volta) a Stoccolma nel 1964 e vi sono rimasto fino a metà 1968. Sono ripartito per andare in Brasile dove sono rimasto un anno e mezzo. E in seguito U.S.A. Ritornato in Italia ho conosciuto mia Molti dei nostri lettori, conoscono Paolo Balzano, l’interprete dell’Istituto italiano di Cultura. La bravura e la velocità di Paolo sono sempre state fuori discussione. Nel corso di questi anni Paolo ha tradotto simultaneamente, in svedese e in italiano i nomi più interessanti della letteratura, della cultura e dell’arte italiane. Ma presto, a dicembre, Paolo Balzano terminerà il suo impiego all’Istituto per iniziare una nuova carriera che gli auguriamo piena di fortuna. Iacopo Vannicelli è ideatore ed editor del giornale online della FAIS italienaren.com. Da quasi tre anni Iacopo si occupa del giornale che riceve grandi consensi sia di pubblico che di critica. Iacopo si trasferisce a Londra insieme a sua moglie Licia ma continuerà ad occuparsi del giornale anche dal Regno Unito. Quale è stato il motivo che ti ha spinto a proporre la creazione di questo giornale online? Licia ed io ci siamo trasferiti in Svezia tre anni e mezzo fa. Non sapendo parlare lo svedese a parte studiarlo ho Mauro Covacich è uno scrittore triestino che, ormai da molti anni vive a Roma. Covachic ha pubblicato numerosi libri che hanno riscosso consensi di critica e di pubblico. Ora per la prima un romanzo A perdifiato (uscito nel 2003) esce in svedese per la Contempo libri con il titolo di Till bristningsgränsen. Ho incontrato lo scrittore triestino durante la sua visita a Stoccolma in occasione della pubblicazione di Till bristningsgränsen. Sinceramente non ho letto tutti i tuoi libri. Ma prima di chiederti qualcosa a proposito Pierluigi Ferraro è il nuovo consigliere, il numero due dell'ambasciata italiana in Svezia, lui che ha sostituito Caterina Gioiella a febbraio. Ferraro è una persona molto aperta e gioviale che mi accoglie nel suo studio come se fossimo stati amici di lunga data. Pierluigi è di orini calabresi ed ha viaggiato molto, anche in Bielorussia dove ha incontrato sua moglie dalla quale ha avuto due bambine. Prima di avere l'incarico qui in Svezia in quali paesi è stato? Ci racconti in breve la sua storia. Foto: FAIS/GZ In una fredda ma luminosissima mattina di questa primavera che tarda a venire mi sono recato a Waldermarshudde dove sorge il magnifico palazzo che ospita l'ambasciata d'Italia. L'occasione era quella di incontrare la signora Elena Basile, nuovo ambasciatore di Italia in Svezia. Elena Basile è una signora napoletana alla sua prima esperienza come ambasciatore, è anche molto più giovane dei suoi predecessori, segno di un cambiamento, in positivo, nella burocrazia ministeriale. Per la prima volta in Svezia con un concerto di musica da camera che non perfettamente rispecchia le sue scelte estetiche più attuali ho incontrato la compositrice italiana Lucia Ronchetti all'istituto di cultura di Stoccolma. Il concerto, che sarà trasmesso alla radio svedese P2 il 22 febbraio è stato tuttavia una felicissima esperienza musicale per le mie orecchie Giuseppe Cocuzza detto Peppino è un imprenditore e scrittore italiano. Emigrato in Svezia nel 1956 dal suo piccolo paese San Biagio Saracinisco in Ciociaria, con tanti sforzi e tenacia, Peppino è riuscito a farsi un nome tra gli imprenditori italiani più importanti. Il suo lavoro lo costringe da molti decenni a lunghi viaggi, soprattutto in Oriente ed in Cina in particolare. È forse per questo che Peppino ha voluto pubblicare le sue memorie di viaggio prima in lingua svedese Sono passati quasi due mesi dalla partenza di Paolo Grossi ed il 14 gennaio si è ufficialmente insediato come nuovo direttore dell’Istituto italiano di cultura a Stoccolma il dottor Sergio Scapin già direttore dell’IIC ad Oslo e prima ancora a Köpenhamn. In un nevoso ma non freddo mercoledì mattina ho incontrato il direttore. Scapin è veneto, nato 61 anni fa in un paese appena fuori Padova, è sposato e padre di tre figlie. Nadia Scapoli è fotografa e pittrice. Nadia è di Ferrara ma abita a Göteborg ormai da diversi anni. Nadia tu sei italiana ma abiti in Svezia da molti anni. Ci racconti perchè hai scelto la Svezia e da quanto tempo? Mi ricordo che acquistai un biglietto di sola andata Milano-Berlino-Stoccolma nel 1983. Foto: Zeccola/Fais Giuseppe Bertolini è un artista italiano che ha partecipata alla vita artistica romana per molti anni a partire dagli anni sessanta. Dal 2004 si è trasferito in Svezia per amore della sua Elisabeth. Molte sono le persone con le quali Giuseppe ha collaborato. Anni fa fosti intervistato da questo giornale, eri appena arrivato ma da allora molte cose sono cambiate. Di recente hai partecipato ad una mostra presso la WIP Konsthall a Stoccolma, come è andata? A Stoccolma c’è una nuova moda. No, non è il pane fatto in casa o vestirsi da tipici indigeni sudtirolesi durante l’oktoberfest. Nelle aziende svedesi (soprattutto nei piani altri negli uffici con molte finestre) la parola che più va di moda è “lean” (dall’inglese to lean - snellire). Già lean, ovvero rendere più efficaci i processi, producendo di più spendendo meno. Il tutto lavorando sul processo senza “tagliare teste”. Siccome molti ne parlano ma pochi sanno cosa sia abbiamo domandato all’esperto. Paolo Grossi lascia la direzione dell’Istituto Italiano di Cultura. La sua esperienza in Svezia11/10/2012 Paolo Grossi è da molti considerato tra i migliori direttori che l’istituto di cultura abbia avuto fin dalla sua fondazione. Dopo quattro anni di attività e responsabilità Paolo Grossi lascia l’istituto per fine mandato. Uno degli aspetti che ha caratterizzato il tuo impegno qui a Stoccolma è stato senza dubbio l’editoria. La rivista Cartaditalia e la collana di libri di Carlo Felicetti è uno dei veterani se non dell’associazionismo italiano in Svezia, certo tra coloro che hanno cercato di diffondere lingua e cultura italiana i questo paese. Carlo ha deciso di trascorrere buona parte dell’anno in Italia. Lo abbiamo incontrato poco prima della sua partenza. Caro Carlo, sei in Svezia da molti anni. Puoi raccontarci quando e perché sei venuto in Svezia? - Nel 1958. L’idea come tanti altri italiani l’idea era di restarci magari un mese, anche perché studiavo giurisprudenza a Roma. Poi ho incontrato una svedese e così è iniziato questo percorso nuovo. 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