Il Corriere della Sera riporta la notizia che l’italo-tedesco Giovanni di Lorenzo (che è nato a Stoccolma, ndr), direttore del prestigioso settimanale Die Zeit ha votato due volte alle europee. È stato lo stesso Giovanni di Lorenzo a dichiararlo. Infatti prima ha votato in un seggio tedesco e poi al consolato italiano. | Potrebbero interessarti...
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In effetti le nuove regole vigenti da quest’anno consentono ad un elettore sprovveduto o in mala fede di votare due volte sebbene per partiti e candidati diversi.
Per sfruttare la possibilità teorica di votare due volte, naturalmente proibita dalla legge, non c’è bisogno di avere la doppia cittadinanza, qualche mese prima delle elezioni europee tutti i residenti ricevono infatti una lettera nella quale vengono illustrate le formalità necessarie per iscriversi alle liste locali. L’opzione va fatta un mese circa prima delle consultazioni. «Il doppio voto è vietato – avverte il sito dell’ambasciata italiana a Berlino (e quello a Stoccolma) – e se si vota a favore di un partito italiano non si potrà votare anche per un partito locale e viceversa». Chi chiede una copia del certificato elettorale, per esempio, deve dichiarare sotto la propria responsabilità di non avere già votato in Germania. Certo però la cosa è possibile. Ci auguriamo che al prossimo voto per le europee si riesca a trovare una soluzione che renda il doppio voto, non soltanto moralmente esecrabile ma anche tecnicamente impossibile.
GZ
Per sfruttare la possibilità teorica di votare due volte, naturalmente proibita dalla legge, non c’è bisogno di avere la doppia cittadinanza, qualche mese prima delle elezioni europee tutti i residenti ricevono infatti una lettera nella quale vengono illustrate le formalità necessarie per iscriversi alle liste locali. L’opzione va fatta un mese circa prima delle consultazioni. «Il doppio voto è vietato – avverte il sito dell’ambasciata italiana a Berlino (e quello a Stoccolma) – e se si vota a favore di un partito italiano non si potrà votare anche per un partito locale e viceversa». Chi chiede una copia del certificato elettorale, per esempio, deve dichiarare sotto la propria responsabilità di non avere già votato in Germania. Certo però la cosa è possibile. Ci auguriamo che al prossimo voto per le europee si riesca a trovare una soluzione che renda il doppio voto, non soltanto moralmente esecrabile ma anche tecnicamente impossibile.
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