L'estate è quasi finita, ma non tutti i bambini possono ricordare un periodo di vacanze pieno di viaggi e avventure. La discussione teorica sulla misurazione della povertà è una provocazione visto che il numero dei bambini in Svezia che crescono in povertà aumenta, scrive Veronica Palm, presidente dei socialdemocratici di Stoccolma. "In settimana è iniziata la scuola a Stoccolma. Le mie figlie possono contare su una gamma infinita di giorni pieni di sole, sabbia, ghiaccio e frittelle fredde per il pranzo. Sono davvero impazienti di tornare a scuola e dagli amici. Ma troppi bambini in Svezia non hanno avuto questa possibilità. Troppi bambini guardano con ansia fuori dalla finestra del primo giorno dopo le vacanze estive. Nervosamente toccano con le dita la carta che hanno ricevuto dalla maestra, dove dovranno scrivere "tutte le cose belle che avete fatto durante la lunga incantevole, vacanza estiva."
L’ultimo rapporto di ”Save the Children” sulla povertà dei bambini mostra che 242 000 bambini in Svezia vivono in povertà, secondo il ”Socialstyrelsen” vivono oltre 50 000 bambini in famiglie che dipendono da molti anni dal sostegno al reddito. Cifre spaventose, sia per i bambini che vivono qui e ora, sia per come la loro infanzia influenzerà la loro vita da adulti. E tutto questo mentre affiora una
discussione teorica sulla povertà. Provocatoria, sì, ma anche abbastanza poco interessante, quando la verità dei fatti è che molti bambini in Svezia sono sempre più in povertà. Ma allora chi è il bambino povero in Svezia oggi? Quello che non segue la propria classe ad una visita a Skansen. Quello che resta a casa ”malato” anche per questa gita. Quello che sanno che non vi ha la possibilità di chiedere la paghetta o le frittelle con marmellata da portare con sè. Quello che non racconta a sua madre che c’è una visita scolastica. Quello che, a otto anni, già sa di dover proteggere la propria madre dalla vergogna e se stesso dal vedere lo sconforto negli occhi di sua madre. | Sono bambini che soffrono ogni giorno l'effetto di una Svezia lacerata. Ognuno di questi bambini ha la sua storia. Ma loro conoscono quali sono i limiti, proteggono, soffrono e vivono quella che dovrebbe essere nostra responsabilità - le responsabilità del mondo adulto. |
E quel bambino che non sa leggere distintamente ciò che l'insegnante scrive alla lavagna. Le lettere diventano sfocate.
Questo bambino è uno dei 26 000 bambini in Svezia che hanno bisogno di occhiali, ma i genitori non se lo possono permettere. Lui che non si concentra in classe, ha mal di testa e perdita di concentrazione, poi s’arrabbia e si fa mandare fuori come al solito per non disturbare gli altri bambini. Si vergogna e compensa tutto questo comportandosi da bullo durante la ricreazione.
Non sono bambini che calzano pantofole di lusso in inverno, ma sono bambini che soffrono ogni giorno l'effetto di una Svezia lacerata. Ognuno di questi bambini ha la sua storia. Ma loro conoscono quali sono i limiti, proteggono, soffrono e vivono quella che dovrebbe essere nostra responsabilità - le responsabilità del mondo adulto.
I bambini non sono adulti o di proprietà dei genitori. I bambini sono persone con i loro diritti, ed è compito del mondo adulto di soddisfare queste esigenze. Nessuno in questo paese dovrebbe potere crescere nella vergogna e nella povertà. La povertà infantile è un peccato, ma è un peccato per la Svezia, un imbarazzo politico e una responsabilità politica.
Ora il governo tira avanti con i tagli fiscali come risposta a tutte le domande, ma sono convinta che un ulteriore diminuzione delle tasse sul lavoro non risolvono il problema della povertà infantile.
La Svezia ha bisogno di una politica che tenga insieme il paese, una politica del lavoro per tutti, una politica per il benessere generale e universale. Soltanto così possiamo iniziare a lavorare seriamente per sradicare la povertà infantile, per ridare dignità e fare la Svezia in futuro più forte.
Veronica Palm
(Traduzione MP)
Questo bambino è uno dei 26 000 bambini in Svezia che hanno bisogno di occhiali, ma i genitori non se lo possono permettere. Lui che non si concentra in classe, ha mal di testa e perdita di concentrazione, poi s’arrabbia e si fa mandare fuori come al solito per non disturbare gli altri bambini. Si vergogna e compensa tutto questo comportandosi da bullo durante la ricreazione.
Non sono bambini che calzano pantofole di lusso in inverno, ma sono bambini che soffrono ogni giorno l'effetto di una Svezia lacerata. Ognuno di questi bambini ha la sua storia. Ma loro conoscono quali sono i limiti, proteggono, soffrono e vivono quella che dovrebbe essere nostra responsabilità - le responsabilità del mondo adulto.
I bambini non sono adulti o di proprietà dei genitori. I bambini sono persone con i loro diritti, ed è compito del mondo adulto di soddisfare queste esigenze. Nessuno in questo paese dovrebbe potere crescere nella vergogna e nella povertà. La povertà infantile è un peccato, ma è un peccato per la Svezia, un imbarazzo politico e una responsabilità politica.
Ora il governo tira avanti con i tagli fiscali come risposta a tutte le domande, ma sono convinta che un ulteriore diminuzione delle tasse sul lavoro non risolvono il problema della povertà infantile.
La Svezia ha bisogno di una politica che tenga insieme il paese, una politica del lavoro per tutti, una politica per il benessere generale e universale. Soltanto così possiamo iniziare a lavorare seriamente per sradicare la povertà infantile, per ridare dignità e fare la Svezia in futuro più forte.
Veronica Palm
(Traduzione MP)