Alcuni giorni fa il più letto quotidiano svedese, ha pubblicato un interessante articolo su quanto si deve aspettare per ottenere un alloggio in affitto se si abita nella regione di Stoccolma. Le crude cifre, mostrano che per chi non abbia un bel gruzzolo per comprarsi un alloggio o una casa, l’attesa è molto lunga. Cominciamo con i comuni della regione di Stoccolma che sono 27. Per non allargarci troppo ne sceglieremo solo alcuni. Nel comune di Vallentuna la coda è, si fa per dire, la più corta. Bastano 3,1 anni di attesa per ottenere un alloggio in affitto dal comune. Nel comune di Haninge, da dove occorrono 30 minuti di treno per arrivare in centro Stoccolma te la cavi con 4,8 anni di coda.
Se cerchi casa a Nacka, dove il comune ha dato ai privati anche la gestione delle panchine del parco, siamo già sui 6,4 anni di coda. Nel comune di Solna, che confina direttamente con Stoccolma bisogna pazientare 11,6 anni. Nella zona periferica di Vinsta basta avere pazienza 4,4 anni. Per Rinkeby, una zona “segregata” occorre aspettare 7 lunghi anni. Se poi si ambisce a vivere in un quartiere abbastanza in come Sodra Hammarby Hamnen non ti lamentare se devi aspettare 9,4 anni. Nella zona di Årsta, dove pochi anni fa non ci voleva abitare nessuno, adesso devi aspettare 10,5 anni. Infine le tre zone al “top”. Abitare in quelle zone, ti allunga la vita. Il comune di Stoccolma, nella sua zona centrale, è come un magnete: tutti vogliono abitare lì costi quello che costi. | Intanto ogni anno la popolazione della regione di Stoccolma cresce e negli ultimi 20 anni non si è costruito abbastanza. Dove si è costruito, lo si è fatto per venderli gli alloggi e incassare subito il contante. I comuni, tempo fa, erano i più grandi proprietari di alloggi, ma negli ultimi anni, sopratutto per ragioni ideologiche li hanno venduti agli inquilini a prezzi molto bassi. Era come vincere alla lotteria. Se abitavi nella casa giusta facevi senza fatica un buon affare. Un alloggio venduto scompare dalla coda, e se vuoi abitarci lo devi acquistare. |
Södermalm, una volta quartiere operaio dove in molte case la doccia era in cantina, l’attesa è adesso di 16,4 anni. Vasastan, quartiere che sognano in molti, vale un’attesa di 16,4 anni. Infine se vuoi invecchiare aspettando, mettiti in coda per Kungsholmen. Dopo 17 anni avrai forse un alloggio comunale in affitto.
Questo il quadro. Come si è arrivati a questa situazione?
Intanto ogni anno la popolazione della regione di Stoccolma cresce e negli ultimi 20 anni non si è costruito abbastanza. Dove si è costruito, lo si è fatto per venderli gli alloggi e incassare subito il contante. I comuni, tempo fa, erano i più grandi proprietari di alloggi, ma negli ultimi anni, sopratutto per ragioni ideologiche li hanno venduti agli inquilini a prezzi molto bassi. Era come vincere alla lotteria. Se abitavi nella casa giusta facevi senza fatica un buon affare. Un alloggio venduto scompare dalla coda, e se vuoi abitarci lo devi acquistare.
Va ricordato che dei 27 comuni della regione solo 4 sono governati da un’amministrazione di sinistra.
Poi ci sono anche imprese pivate immobiliari che affittano alloggi, ma abbastanza spesso gli affitti sono più cari.
Va ricordato che ci sono i contratti d’affitto di seconda mano, contratti di demolizione, contratti in nero. Basta avere fantasia.
Queste, insomma, le cifre pubblicate ci mostrano la situazione oggi per quanto riguarda gli alloggi comunali.
Non è un bel guardare...
VR
Questo il quadro. Come si è arrivati a questa situazione?
Intanto ogni anno la popolazione della regione di Stoccolma cresce e negli ultimi 20 anni non si è costruito abbastanza. Dove si è costruito, lo si è fatto per venderli gli alloggi e incassare subito il contante. I comuni, tempo fa, erano i più grandi proprietari di alloggi, ma negli ultimi anni, sopratutto per ragioni ideologiche li hanno venduti agli inquilini a prezzi molto bassi. Era come vincere alla lotteria. Se abitavi nella casa giusta facevi senza fatica un buon affare. Un alloggio venduto scompare dalla coda, e se vuoi abitarci lo devi acquistare.
Va ricordato che dei 27 comuni della regione solo 4 sono governati da un’amministrazione di sinistra.
Poi ci sono anche imprese pivate immobiliari che affittano alloggi, ma abbastanza spesso gli affitti sono più cari.
Va ricordato che ci sono i contratti d’affitto di seconda mano, contratti di demolizione, contratti in nero. Basta avere fantasia.
Queste, insomma, le cifre pubblicate ci mostrano la situazione oggi per quanto riguarda gli alloggi comunali.
Non è un bel guardare...
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