L’assistenza alle persone anziane è qui in Svezia molto diversa che in Italia. In Italia c’è ancora, almeno nell’Italia meridionale, una solidarietà familiare per cui, ma non è una regola, sono i figli o la famiglia a prendersi cura degli anziani là dove esiste una carenza da parte della società. L’assistenza domiciliare esiste certamente anche in Italia ma sembra non funzioni altrettanto bene come in Svezia. Qui in Svezia è un’altra cosa. Infatti, a parte casi eccezionali gli anziani scelgono spontaneamente di abitare negli ospizi o, se mantengono la loro casa, hanno comunque diritto all’assistenza domiciliare. Così ormai da molti decenni i diritti dell’anziano sono tutelati per legge ed è dovere del comune ed in parte dello stesso utente (che paga una quota) garantire una funzionante assistenza dell’anziano a domicilio. Per assistenza domiciliare si intende la cura dell’appartamento, il fare la spesa, il taxi speciale färdtjänst quando l’anziano disabile si deve spostare, ed anche l’igiene personale in alcuni casi.
Quando sopraggiungono gravi malattie allora l’anziano ha diritto ad essere ricoverato in una struttura chiusa ålderdomshem (una specie di ospizio) però fornito di presenza infermieristica, di medici, in pratica una specie di clinica, in alcuni casi anche di lusso. L’anziano paga con la propria pensione ma il comune contribuisce notevolmente a tutte le spese.
Da qualche anno si è voluto però dare ad alcune associazioni private la cura delle assistenze domiciliari. Se dal un lato questo ha creato dei nuovi posti di lavoro, dall’altro non sempre questo servizio si è dimostrato efficiente ed efficace.
Il quotidiano Metro e la trasmissione radiofonica Kaliber informano che il numero dei reclami per il cattivo funzionamento dei servizi è aumentato di molto nel 2013. Questo sia nelle zone bene come in quelle di periferia. Prendendo sempre Stoccolma come esempio i reclami per servizi rimasti inevasi, per lenzuola sporche, per i ritardi nell’espletamento di questi stessi servizi, per i taxi che lasciano gli anziani ad aspettare al freddo per decine e decine di minuti, insomma tutta una serie di disagi hanno costretto il comune di Stoccolma, forse anche in vista delle prossime elezioni politiche, a non rinnovare i contratti con certe ditte o associazioni di assistenza. Ed alcune di queste ditte sono state addirittura denunciate alla polizia.
GZ/PM
Da qualche anno si è voluto però dare ad alcune associazioni private la cura delle assistenze domiciliari. Se dal un lato questo ha creato dei nuovi posti di lavoro, dall’altro non sempre questo servizio si è dimostrato efficiente ed efficace.
Il quotidiano Metro e la trasmissione radiofonica Kaliber informano che il numero dei reclami per il cattivo funzionamento dei servizi è aumentato di molto nel 2013. Questo sia nelle zone bene come in quelle di periferia. Prendendo sempre Stoccolma come esempio i reclami per servizi rimasti inevasi, per lenzuola sporche, per i ritardi nell’espletamento di questi stessi servizi, per i taxi che lasciano gli anziani ad aspettare al freddo per decine e decine di minuti, insomma tutta una serie di disagi hanno costretto il comune di Stoccolma, forse anche in vista delle prossime elezioni politiche, a non rinnovare i contratti con certe ditte o associazioni di assistenza. Ed alcune di queste ditte sono state addirittura denunciate alla polizia.
GZ/PM