Negli ultimi anni la Riksbank (Banca Centrale Svedese) è stata messa da molte parti sotto accusa a causa di una politica monetaria considerata troppo restrittiva. Ma la deflazione sembra non dare molto respiro all'economia svedese che, pur cavandosela molto meglio di tanti altri partner europei, risulta essere a rischio accerchiata dalla deflazione e dal rischio "esplosione" della bolla immobiliare. Per tentare di ovviare al problema già a luglio il board
della Banca centrale di Svezia ha optato per un taglio dei tassi monstre che ha portato il costo del denaro al minimo storico dello 0,25%.
Ma non sembra essere bastato visto che i prezzi sono scesi ulteriormente fino a toccare lo 0,02% proprio al termine del mese di luglio (a giugno si erano fermati allo 0,2%).
Dati che soffiano sul fuoco del rumor secondo cui per fronteggiare l'avanzata della deflazione un nuovo governo, specie se in mano ai sossarna, possa attuare riforme ad hoc per limitare l'erogazione di mutui e bloccare, rispettando l'indipendenza della Riksbank, l'aumento del costo del denaro fino al momento in cui l'inflazione
non riprenda a salire.
IV
Ma non sembra essere bastato visto che i prezzi sono scesi ulteriormente fino a toccare lo 0,02% proprio al termine del mese di luglio (a giugno si erano fermati allo 0,2%).
Dati che soffiano sul fuoco del rumor secondo cui per fronteggiare l'avanzata della deflazione un nuovo governo, specie se in mano ai sossarna, possa attuare riforme ad hoc per limitare l'erogazione di mutui e bloccare, rispettando l'indipendenza della Riksbank, l'aumento del costo del denaro fino al momento in cui l'inflazione
non riprenda a salire.
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