Ci credereste? La Svezia risulta ultima in classifica in Europa per l'inserimento degli immigrati extra-UE nel mercato del lavoro locale. Sarà la crisi economica evidentemente in atto anche qui (anche se meno violenta che altrove), sarà un poco convincente secondo termine di legislatura di centro-destra ultra-liberale, sarà quello che sarà ma sempre più spesso nelle ultime settimane la Svezia sembra non essere più la prima della classe a cui siamo abituati. E si può scherzare su tutto, ma non sui numeri, specie quando dietro ogni decimale c'è una persona.
E' il caso dell'ultima indagine sull'accesso al mondo del lavoro degli immigrati non europei. La Svezia detiene, in questo caso, la peggiore performance con un davvero poco invidiabile 50,2% di extracomunitari senza lavoro (dati Eurostat). La peggiore in Europa soprattutto se si considera che proprio in Svezia nonostante vari e preoccupanti 'smottamenti' il livello generale di occupazione è ancora tra i più alti nell'Europa a 27.
Perché? Le ragioni alla base sono varie. Innanzitutto la Svezia, rispetto agli altri paesi europei, accetta un numero infinitamente più alto di immigrati (soprattutto non UE) in rapporto alla popolazione. E diciamo che già questo è un motivo più che sufficiente per riconsiderare questi dati sotto un'altra prospettiva. Poi entrano in atto fattori come la provenienza da zone spesso teatro di guerra (ad esempio Iraq oppure Siria) di molti degli immigrati che una volta giunti in Svezia oltre agli ovvio problemi linguistici e culturali devono affrontare anche un enorme stress psicologico che certo non aiuta ad affrontare l'inserimento nel mondo del lavoro.
IV
Perché? Le ragioni alla base sono varie. Innanzitutto la Svezia, rispetto agli altri paesi europei, accetta un numero infinitamente più alto di immigrati (soprattutto non UE) in rapporto alla popolazione. E diciamo che già questo è un motivo più che sufficiente per riconsiderare questi dati sotto un'altra prospettiva. Poi entrano in atto fattori come la provenienza da zone spesso teatro di guerra (ad esempio Iraq oppure Siria) di molti degli immigrati che una volta giunti in Svezia oltre agli ovvio problemi linguistici e culturali devono affrontare anche un enorme stress psicologico che certo non aiuta ad affrontare l'inserimento nel mondo del lavoro.
IV
> info/fonti:
|