Sembra ci sia una frattura in atto all'interno della società svedese, oltre che all'interno del suo stesso corpo elettorale. | Potrebbero interessarti... |
Il razzismo, la xenofobia e più in generale l'accettazione degli immigrati sono ormai divenuti argomenti chiave del dibattito politico svedese. Non che prima non lo fossero, ma ora, anche a causa della lenta ma inesorabile crescita del partito ultra-svedese (SD), il problema è sotto gli occhi di tutti. Ed ecco la frattura: gli svedesi hanno paura non tanto degli stranieri ma dei razzisti all'interno del proprio paese. Come se fosse il plot di un film che troppe volte hanno già visto (e a volte giudicato con una certa sufficienza) in altri paesi europei assolutamente da non voler importare in casa loro. Ma forse ormai è troppo tardi.
Secondo uno studio del SOM di Göteborg, infatti, meno della metà degli svedesi(49%) ritiene gli immigrati una minaccia per la società, e sempre secondo lo stesso campione di intervistati, la vera minaccia è rappresentata dai razzisti (78% del campione).
Questi risultati sono in parte dovuti ad un genuino umanitarismo degli svedesi verso chi fugge dal proprio paese in cerca di una situazione migliore in Svezia, in parte, invece, sembra essere il risultato di anni di campagne politiche e non solo contro la xenofobia. Gli stessi 'buoni' risultati degli apertamente anti-immigrati SD hanno, di fatto, posto le basi per una giusta presa di coscienza del fenomeno, che la Svezia, forse, aveva sottovalutato in passato.
IV
> info: som.gu.se
Secondo uno studio del SOM di Göteborg, infatti, meno della metà degli svedesi(49%) ritiene gli immigrati una minaccia per la società, e sempre secondo lo stesso campione di intervistati, la vera minaccia è rappresentata dai razzisti (78% del campione).
Questi risultati sono in parte dovuti ad un genuino umanitarismo degli svedesi verso chi fugge dal proprio paese in cerca di una situazione migliore in Svezia, in parte, invece, sembra essere il risultato di anni di campagne politiche e non solo contro la xenofobia. Gli stessi 'buoni' risultati degli apertamente anti-immigrati SD hanno, di fatto, posto le basi per una giusta presa di coscienza del fenomeno, che la Svezia, forse, aveva sottovalutato in passato.
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