E' finita, più o meno, come ci si immaginava. Forse un po' peggio. Al di là della vittoria i SocialDemokrat finiscono al primo posto con il 31,2%, meno di mezzo punto in più rispetto alle ultime politiche - perse- quando erano ancora capitanati da Mona Sahlin. La coalizione rosso-verde, come chiamano in Svezia quello che in Italia potrebbe essere il centro-sinistra, raccoglie il 43,7% dei consensi e si afferma, dopo otto anni come la coalizione più votata di Svezia. La coalizione rosso-verde ottiene 1,885,463 preferenze totali.
Male il centro-destra. Dopo otto anni consecutivi a capo del governo Reinfeldt deve mollare la presa. La sua
Male il centro-destra. Dopo otto anni consecutivi a capo del governo Reinfeldt deve mollare la presa. La sua
Allianz si afferma, di poco tra l'altro, solo nella regione di Stoccolma, ma a livello "globale" non arriva nemmeno al 40% (39,3%). All'interno dell'ormai ex coalizione di governo si distinguono i Moderaterna (23,2%) seguiti da Folkpartiet (5,4%), KD (4,6%), e C (6,1%). Il centrodestra ottiene 1,402,975 voti totali.
Occupano un capitolo a parte gli SD (SverigeDemokraterna). Questo è il, da noi già lungamente discusso, partito anti-euro, anti-immigrati, anti-tutto svedese. In Europa ultimamente va di moda così e alla fine anche la Svezia si è dovuta adeguare. Quando, appena 4 anni fa, prese poco più del 5% in molti pensavano potesse essere poco più di una meteora politica. Ma evidentemente si sbagliavano, e di grosso. Ieri, infatti, il partito di Jimmie (pronunciato Ymmi o qualcosa del genere) Åkesson ha sbancato. Soprattutto in Dalarna dove in alcuni distretti ha addirittura superato la soglia del 20%. Proprio come la Lega Nord di un tempo, è nelle zone rurali o suburbane che questo partito riesce a mietere più voti. Il risultato globale, anche al netto del voto delle città è comunque piuttosto inquietante. Gli SD si beccano il 12,9 delle preferenze (raddoppiano anzi anche qualcosa in più dopo appena quattro anni) e ottengono qualcosa come 780mila preferenze. In un paese come la Svezia sono moltissime.
Chiudiamo la rassegna con FI (Feminist Initiativet). In molti vedevano questo piccolo e agguerrito partito femminista oltre lo sbarramento del 4%. Tanta passione e idee sostanzialmente condivisibili potevano aiutare anche un piccolo partito senza grandi budget. Si sono fermate al 3,1% (184,171,000 voti). Speriamo solo che ora si riesca a governare. In Italia con questi numeri non potresti avere un goverono in grado di lavorare.
In Svezia in teoria sì. Ma la storia piega la teoria.
IV
Occupano un capitolo a parte gli SD (SverigeDemokraterna). Questo è il, da noi già lungamente discusso, partito anti-euro, anti-immigrati, anti-tutto svedese. In Europa ultimamente va di moda così e alla fine anche la Svezia si è dovuta adeguare. Quando, appena 4 anni fa, prese poco più del 5% in molti pensavano potesse essere poco più di una meteora politica. Ma evidentemente si sbagliavano, e di grosso. Ieri, infatti, il partito di Jimmie (pronunciato Ymmi o qualcosa del genere) Åkesson ha sbancato. Soprattutto in Dalarna dove in alcuni distretti ha addirittura superato la soglia del 20%. Proprio come la Lega Nord di un tempo, è nelle zone rurali o suburbane che questo partito riesce a mietere più voti. Il risultato globale, anche al netto del voto delle città è comunque piuttosto inquietante. Gli SD si beccano il 12,9 delle preferenze (raddoppiano anzi anche qualcosa in più dopo appena quattro anni) e ottengono qualcosa come 780mila preferenze. In un paese come la Svezia sono moltissime.
Chiudiamo la rassegna con FI (Feminist Initiativet). In molti vedevano questo piccolo e agguerrito partito femminista oltre lo sbarramento del 4%. Tanta passione e idee sostanzialmente condivisibili potevano aiutare anche un piccolo partito senza grandi budget. Si sono fermate al 3,1% (184,171,000 voti). Speriamo solo che ora si riesca a governare. In Italia con questi numeri non potresti avere un goverono in grado di lavorare.
In Svezia in teoria sì. Ma la storia piega la teoria.
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