Un’inchiesta della Chiesa Svedese, in particolare Diakonia in Spagna riferisce che una discreta quantità di cittadini svedesi emigrati in Spagna nelle belle isole di Tenerife, Gran Canaria, Maiorca e altre, hanno perduto la casa dopo la crisi edilizia di qualche anno fa e vivono di espedienti. | Potrebbero interessarti... |
Più spesso però si tratta di persone con problemi psichici o con problemi alcolici ma, come detto, non sempre.
In ogni caso secondo Faktum collegato a Diakonia, queste persone avrebbero diritto ad un sostegno ed aiuto, ma sia la Spagna che la Svezia pare li ignorino completamente.
Molte di queste persone subiscono anche violenze, soprattutto le donne.
Oltre a questi homeless esistono anche, e sono i più numerosi, cittadini svedesi che, senza soldi o con pochissimi soldi, vivono sotto la normale soglia di povertà.
In Spagna si sa, si può più facilmente sopravvivere sia per motivi di clima che per i costi senz’altro più abbordabili che non qui in Svezia. A volte si tratta anche di giovani, che non trovando lavoro in Svezia, sono partiti per questi paesi “caldi” credendo che l’aiuto sociale dalla Svezia funzionasse anche qui.
Ma non è così. Lo stesso problema pare vi sia anche in Thailandia, meta turistica favorita dalla borghesia svedese ma che oggi vede anche poveri o senza lavoro cercare di sbarcare il lunario in questo paese orientale. La chiesa svedese cerca di aiutare ma, nonostante il numero limitato di questi casi, non sempre riesce a garantire un aiuto soddisfacente.
GZ
Fonte: FAKTUM
In ogni caso secondo Faktum collegato a Diakonia, queste persone avrebbero diritto ad un sostegno ed aiuto, ma sia la Spagna che la Svezia pare li ignorino completamente.
Molte di queste persone subiscono anche violenze, soprattutto le donne.
Oltre a questi homeless esistono anche, e sono i più numerosi, cittadini svedesi che, senza soldi o con pochissimi soldi, vivono sotto la normale soglia di povertà.
In Spagna si sa, si può più facilmente sopravvivere sia per motivi di clima che per i costi senz’altro più abbordabili che non qui in Svezia. A volte si tratta anche di giovani, che non trovando lavoro in Svezia, sono partiti per questi paesi “caldi” credendo che l’aiuto sociale dalla Svezia funzionasse anche qui.
Ma non è così. Lo stesso problema pare vi sia anche in Thailandia, meta turistica favorita dalla borghesia svedese ma che oggi vede anche poveri o senza lavoro cercare di sbarcare il lunario in questo paese orientale. La chiesa svedese cerca di aiutare ma, nonostante il numero limitato di questi casi, non sempre riesce a garantire un aiuto soddisfacente.
GZ
Fonte: FAKTUM