"A queste condizioni non possiamo accettare". Non lasciano campo libero ai dubbi le dichiarazioni di Leif Johansson dei vertici di AstraZeneca, colosso farmaceutico anglo-svedese che per settimane si è detto potesse essere acquistato dal gigante del farmaco Pfizer. | Potrebbero interessarti... |
Gli americani le hanno davvero tentate un po' tutte dapprima con un'offerta di 694 miliardi di sek poi addirittura alzata fino ad un'ultima "imperdibile" offerta di acquisto a 765 miliardi di corone. Anche questa rifiutata, ma perché?
AstraZeneca oltre a rappresentare un elemento di punta del made in Sweden è anche un importante stimolo per la ricerca farmaceutica in Svezia. A far naufragare definitivamente ogni tentativo di accordo tra il gruppo farmaceutico svedese e il colosso americano (la Pfizer è il più grande gruppo farmaceutico del mondo con qualcosa come 67 miliardi di dollari l'anno di fatturato) sembra siano state le possibili ricadute occupazionali in Svezia.
A spaventare il cda di AstraZeneca, infatti, più che i rischi per il portafoglio azionario degli investitori, pare siano stati proprio i sindacati. In seguito ad un accordo con gli americani, secondo gli accordi, gli svedesi avrebbero dovuto rinunciare all'80% del personale di ricerca locale (al momento 5000 ricercatori).
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