Tirando le somme possiamo dire, senza timore di essere smentiti, che:
Riceviamo sempre più email e telefonate da parte di concittadini che, dopo essersi trasferiti in Svezia, hanno difficoltà ad accedere al permesso di soggiorno. Sostanzialmente, negli ultimi mesi, abbiamo assistito, inermi, ad un irrigidimento delle procedure di rilascio di personnummer e permesso di soggiorno in Svezia. Un irrigidimento che a volte sembra quasi una vera e propria chiusura nei confronti di tutti gli italiani (ma anche di altri cittadini UE) che si trasferiscono in Svezia alla legittima ricerca di un lavoro.
Tirando le somme possiamo dire, senza timore di essere smentiti, che:
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Ed eccoci arrivati ad un altro di quei piccoli passi che fanno sì che un immigrato si senta un po' meno immigrato e un po' più “a casa”: la carta d'identità (ID kort, pronunciato "I DI KURT", e vabbè). Ovviamente prima di poter ottenere una carta d'identità (che, tra l'altro in Svezia è sempre più richiesta per le più svariate operazioni) è necessario essere in regola con lo skatteverket, e quindi possedere un personnummer. E' sempre più richiesta, sì. Questo non perché prima , per molte cose bastava il personbevis rilasciato dall'impiegato dello skatteverket che ve lo stampava in quattro e quattr'otto. Giustamente quel periodo un po' da far west è finito e in Svezia così come in Italia il documento di identità è fondamentale*.
Una volta che questi prerequisiti di base sono soddisfatti io consiglierei a chiunque stia leggendo questo post ancora sprovvisto dell'ID di muovere le zampette e di mettersi in moto seguendo questi semplici passi: Le tasse in Svezia si dividono in diverse categorie, tasse comunali (che comprendono anche quelle regionali di circa il 12% nella regione di Stoccolma), quelle statali (una specie di patrimoniale) e le tasse sulla proprietà (comprese le casette di campagna che molti svedesi hanno). La tassa comunale (e regionale) ammonta a circa il 30-34% nella regione di Stoccolma (la "forchetta del prelievo varia, infatti, da regione a regione a seconda di dove si risieda)...
Ed eccoci ora ad affrontare un argomento tanto fastidioso quanto importante: gli ospedali, e più in generale, il sistema sanitario nazionale svedese. Se cercate di fare paragoni e comparazioni varie tra il sistema sanitario italiano e quello svedese, ve lo dico subito, lasciate stare. In Italia, infatti, il sistema sanitario è sostanzialmente misto: chi vuole si rivolge all’ospedale pubblico, chi, invece, preferisce (e si può permettere) la clinica privata si fa curare “in privato”. In Svezia il sistema non è misto, ma quasi esclusivamente pubblico. E cosa vuol dire in termini pratici?
Eccoci arrivati alla fine dell’anno! Tempo di Natale, Capodanno, Befana e… tasse. No, dai scherzo! Le tasse (mi riferisco a quelle dirette) si pagano sempre, tutti i mesi. Se siete lavoratori dipendenti regolarmente registrati nel sistema fiscale svedese i vostri datori di lavoro le devono pagare per voi detraendo l’importo dalla vostra busta paga per poi versarlo nelle casse erariali insieme alle tasse sociali che non figurano neanche nella busta paga ma che fanno parte dello stipendio stesso. Quindi il problema, come si suol dire, non sussiste. Semplicemente bisogna aspettare il mese di aprile, ovvero quando lo skatteverket (l’onnipresente agenzia delle entrate svedese) vi manderà a casa un modulo di dichiarazione delle tasse già compilato. A quel punto il lavoratore
In molti ci domandano quanto costa la vita in Svezia. Fermo restando che tanto in Italia quanto in Svezia molto dipende da dove si vive (le città sono più costose dei piccoli centri) e che la corona svedese (sek) e l'EURO hanno valori diversi proveremo a dare un'indicazione di massima dei costi della vita di tutti i giorni (in corone!)
Fare la spesa In Svezia la concorrenza nell'ambito dei prodotti alimentari è piuttosto sviluppata. Quindi si possono trovare prodotti più economici di altri a seconda delle marche o dei supermercati in cui si effettuano gli acquisti. In generale un pacco da mezzo kilo di pasta costa tra le 10 e le 15 corone. Una bottiglia di olio di oliva di media qualità costa sulle 50 corone, i barattoli di sughi pronti vanno dalle 30 alle 55 corone, i pomodori pelati circa 10 sek. Gli alcolici meritano un discorso a parte: in Svezia c'è il monopolio di stato per le bevande alcoliche, quindi, se si volesse acquistare un alcolico con una gradazione superiore ai 3.5 gradi, sarebbe necessario recarsi nell'emporio di stato (systembolaget) del quartiere. Più che altro bisognerebbe chiedersi se è arrivata anche qui. Dopo averla importata dal sistema anglosassone la crisi economico-finanziaria sta mietendo vittime in Eurolandia e la paura è che anche la Scandinavia possa essere la prossima a cadere sotto i colpi degli speculatori internazionali.
E' un problema complesso a cui forse neanche un esperto in macroeconomia potrebbe rispondere però partendo, per così dire, dal basso i segnali iniziano ad essere scoraggianti anche a queste latitudini. Se, infatti, la Svezia è un paese con un basso indebitamento pubblico le sue banche (sostanzialmente piuttosto "chiuse" rispetto al sistema europeo) hanno una forte esposizione. Che questo sia l'inizio della fine per il cosiddetto periodo d'oro dell'economia svedese sinceramente ne dubito. Però a sentire i miei amici che lavorano in negozi, ristoranti e locali (quindi la prima linea dell'economia reale) si iniziano a vedere i primi segni di diminuzione del volume di affari a partire dallo scorso Natale. Speriamo bene!!! |
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